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Postato il 24 ott 2013 da

Sezione: Comunicazione & Marketing Categoria: Brand Strategy Categoria: Comunicazione & Marketing

Le azioni di Apple sono attualmente in calo (in controtendenza alla popolarità).
C’è chi dice che l’azienda sia in sofferenza perché da troppo tempo in assenza di un prodotto clamoroso/vincente.
Ma d’altra parte c’è invece chi asserisce che ciò di cui avrebbe maggiormente bisogno sarebbe di un ‘prodotto fallimento’, qualcosa cioè di strepitosamente ‘sbgaliato’.
Ipotesi che trovo estremamente intrigante.

Andando a rivedere la storia di Apple, infatti, è vero che l’azienda ha lanciato prodotti e servizi innovativi e di grandissimo successo, ma è pur vero che negli anni ha collezionato anche diversi flops.
È piuttosto noto che Apple non sia mai stata costantemente vincente e questo suo up and down pare essere la condizione indispensabile per il raggiungimento del suo successo.

Ora invece è come se l’attuale Apple post Jobs si stesse muovendo diversamente, come una ‘qualsiasi’ grande azienda che ha paura di un passo falso, concentrata più sugli utili che su un ‘ideale creativo indipendente’.
Ma l’innovazione non sempre o non sempre subito si rivela di successo, necessita di una profonda visione, di grande coraggio e forse di libertà. Spesso porta a qualcosa di inaspettato ma che a volte ha bisogno di essere metabolizzata o rielaborata prima di poter essere ‘acquisita’.

D’altra parte, non è stato forse lo stesso Steve Jobs, durante il suo celebre discorso a Stanford nel 2005 (“Stay Hungry, Stay Foolish”) a dire che nella vita le sconfitte sono le svolte migliori?
Perché costringono a pensare in modo diverso e creativo.

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